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HILLARY WAUGH E IL POLICE PROCEDURAL

In books, Hillary Waugh, Lawrence Treat on dicembre 30, 2008 at 14:36

waugh

Scomparso l’8 dicembre 2008, alla bella età di 88 anni, Hillary Waugh non è mai stato considerato uno dei grandi del poliziesco; piuttosto un serio e prolifico artigiano – ben 48 romanzi, dal 1947 al 1988, diversi dei quali firmati con vari pseudonimi – la cui produzione si è sempre mantenuta su un onesto livello medio. Uno dei tanti buoni autori, insomma, di cui è piena la lunga vicenda del giallo americano del dopoguerra. In realtà il semidimenticato Waugh, che ha comunque visto tradotti in italiano 24 suoi romanzi, tra Mondadori e Garzanti, detiene un posto di rilievo nella storia del mystery per aver scritto nel 1950 (e pubblicato nel 1952) il libro che ha reso popolare al grande pubblico un sottogenere del giallo quale il cosiddetto police procedural, ovvero la minuziosa ricostruzione di un’indagine dal punto di vista dei detective ufficiali e non, come aveva codificato la Golden Age una trentina d’anni prima, da quello di un investigatore dilettante il cui aiuto, il più delle volte, veniva chiesto dalla stessa polizia per uscire dai pasticci. Sto parlando di Last Seen Wearing (in italiano È scomparsa una ragazza), quarto romanzo del Nostro ma l’unico ancora oggi citato nei testi di storia del giallo.

Gli stessi testi si affrettano, peraltro, a specificare che il libro di Waugh non è stato il primo nel suo genere, citando come antesignano V as in Victim, romanzo (scritto nel 1945 e, purtroppo, mai tradotto in italiano) dell’ancor più dimenticato Lawrence Treat (pseudonimo di Lawrence Arthur Goldstone, 1903-1998). Il che è senza dubbio vero.

Ma, per sapere com’è andata, lasciamo la parola allo stesso Waugh, ripescando un estratto da un saggio sul police procedural da lui scritto per l’eccellente volume «The Mystery Story», a cura di John Ball, pubblicato dalla University of California nel 1976. La traduzione è mia.

(Per chi avesse voglia di leggerlo, avventurandosi in qualche ricerca sulle bancarelle di libri usati, È scomparsa una ragazza è stato pubblicato da Garzanti nel 1954 e ristampato nei Classici del Giallo Mondadori nel 2002)

Presi la decisione di scrivere un giallo la cui trama fosse inventata di sana pianta, ma che potesse dare al lettore l’impressione che gli avvenimenti in esso descritti fossero realmente accaduti. E, visto che non si trattava più di mettere in scena, come protagonista, un investigatore privato o una coppia di giovani dilettanti che inciampavano in un caso d’omicidio, ma sceriffi, capi della polizia e agenti investigativi, questo significava (almeno per me) un approccio alle tecniche di scrittura completamente diverso da quello che avevo utilizzato fino a quel momento.

Per farla breve, mi misi al lavoro e sfornai il mio romanzo. Eravamo nel 1950 e la trama si imperniava sull’omicidio di una giovane studentessa; risolto, come accade nella vita di tutti i giorni, grazie agli sforzi di chi si occupa di simili faccende per lavoro, vale a dire i poliziotti professionisti. A mia conoscenza, nessuno prima di allora si era mai cimentato in un tentativo del genere.

In realtà c’erano un sacco di cose che non sapevo, a quei tempi, non ultima l’esistenza di una serie di fermenti sotterranei (inclusi i miei, com’è ovvio) destinati a venire alla luce tra il 1950, anno di stesura di Last Seen Wearing, e gli ultimi mesi del 1952, anno della sua pubblicazione. Fermenti che contribuirono alla nascita di un genere poi battezzato police procedural.

È opinione comune che il primo giallista a essersi servito di poliziotti professionisti, che agiscono nel loro habitat naturale e risolvono crimini avvalendosi di autentiche tecniche d’indagine, sia stato Lawrence Treat col suo libro V as in Victim, pubblicato nel 1945 e seguito da The Big Shot, in cui appaiono i medesimi protagonisti. Ma, riconosciuto senza problemi a Larry tutto ciò che gli è dovuto, non ritengo sia corretto definirlo il «padre» del police procedural, perché questo implicherebbe l’immediata esistenza, a metà degli anni Quaranta, di un robusto nucleo di altri scrittori pronti a seguire le sue orme. Non è andata così: Larry era in netto anticipo sui tempi, e ci volle un bel po’ prima che qualcun altro decidesse di raccogliere le sue intuizioni. Infatti, per citare proprio Larry, «Ho scoperto di scrivere procedurals solo nel momento in cui qualcuno ha inventato una tale definizione e l’ha applicata alle mie opere.»

Se mai c’è stato un padre del procedural, secondo me, non può trattarsi che della serie radiofonica Dragnet, il cui successo ha forse creato il campo d’azione del genere o ha, più semplicemente, contribuito a farlo arrivare al momento giusto, così come preannunciato dai romanzi di Larry Treat. Comunque sia andata, ritengo che a Dragnet spetti senz’altro la primogenitura, perché se è vero che nessuno degli autori di procedurals di mia conoscenza indica quella celebre serie radiofonica come ispirazione (visto che, per la maggior parte, hanno iniziato a cimentarsi nel genere quando Dragnet si era già conclusa da un pezzo), è altrettanto vero che le potenzialità insite nell’ambientare un romanzo all’interno di una stazione di polizia furono portate all’attenzione generale dalle avventure di Joe Friday e dei suoi uomini.

La verità è quindi che il police procedural, all’epoca ancora non definito come genere, è nato nell’intervallo tra la stesura e la pubblicazione del mio Last Seen Wearing; tanto che, alla sua uscita, molti recensori si affrettarono a parlarne come di di una trasposizione romanzata delle atmosfere di Dragnet. Anche se inesatta, quindi, una simile reazione critica mette in ulteriore evidenza la connotazione di capostipite che è giusto attribuire a Dragnet.

Spostare l’accento dell’indagine verso la polizia, invece di sottrarlo alla polizia stessa, come avveniva dapprima nel classico whodunit e poi, negli anni Quaranta col fenomeno dell’investigatore privato di stampo hard-boiled, ha rappresentato un mutamento radicale nei caratteri del romanzo giallo, così come dimostrato dagli autori che hanno seguito le mie tracce: Ed McBain, John Creasey/J.J. Marric, Elizabeth Linington/Dell Shannon, Maj Sjöwall & Per Wahlöö e moltissimi altri.